Le Saline di Carloforte sono una zona umida di estrema importanza sotto il profilo naturalistico, ecologico e storico-culturale. Sito di Importanza Comunitaria, destinate ad esser parte della riserva naturale regionale dell’Isola di San Pietro, tutelate anche con vincolo paesaggistico. Presentano alcune delle più rilevanti rarità avifaunistiche sarde: dal Fenicottero rosa (Phoenicopterus ruber) al Gabbiano corso (Larus audouinii), dal Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus) alla Garzetta (Egretta garzetta), dal Falco pellegrino (Falco peregrinus) all’Avocetta (Recurvirostra avosetta), al Fraticello (Sterna albifrons).
I primi ad utilizzare la salina furono probabilmente i punici (vi sono resti punici proprio sulla battigia nord-est delle Saline) in seguito, l’area venne utilizzata per la produzione del sale fin dai primi tempi dell’insediamento ma solo a partire dal 1770 venne attuato un progetto di sfruttamento della risorsa in modo razionale, quando il governo Sabaudo decise di sfruttare gli stagni trasformandoli in salina artificiale, grazie al progetto del misuratore Andrea Golla. In un primo momento, la gestione venne affidata a imprenditori locali per passare, gradualmente, nelle mani del Governo, fino a quando, nel 1840, tutte le saline della Sardegna passarono al demanio statale. Più tardi, nel 1882 l’Intendenza Generale del Regno bandì un appalto per la “costruzione di un canale con il suo ponte nelle saline di Carloforte”. Il canale servì sia a difendere le saline dalle alluvioni sia al trasporto del sale. La produzione di sale cessò nel 1998.
In seguito alla dismissione dal demanio statale (l’area era in consegna ai Monopoli di Stato – ramo saline, poi al concessionario Atisale s.p.a.) la Regione Autonoma della Sardegna (Ass.to EE.LL.) è diventata proprietaria del compendio delle ex Saline di Stato (giusto atto n. 266, rep. 15186/2006 in data 15.06.2007 trascritto presso la Conservatoria dei RR.II) ed il Consiglio Comunale di Carloforte, con la deliberazione n. 66 del 22.09.2007 disponeva di chiedere all’Assessorato Regionale degli Enti Locali, Finanze, Urbanistica, l’acquisizione in proprietà al prezzo simbolico di € 51,65 del compendio in questione ai sensi dell’art. 3 comma 3 Legge Regionale 31 ottobre 1952, n. 34. La richiesta non ha avuto seguito in quanto la stessa R.A.S. ha deciso di non cedere più il compendio ma di darlo in comodato d’uso gratuito allo stesso Comune.
Infatti, con la deliberazione n. 21/48 del 8.04.2008 la Giunta Regionale Sarda, ribadendo la necessità di una riqualificazione del compendio a fini produttivi e di valorizzazione turistica, dava mandato all’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica per la concessione in comodato d’uso gratuito dei beni facenti parte del compendio immobiliare delle ex Saline di Stato al Comune di Carloforte, al fine di mantenere l’equilibrio naturale del sito e della risorsa idrica, “fino all’espletamento della gara ad evidenza pubblica tesa allo sviluppo e alla riqualificazione ai fini produttivi del compendio”.
Quindi, con la nota del 22 luglio 2008, prot. n. 33928, acquisita al protocollo del Comune in data 25.07.2008 al n. 8207, la R.A.S. – Ass. Enti Locali Servizio Centrale Demanio e Patrimonio trasmetteva la bozza di contratto di comodato d’uso del compendio ex-Saline di Stato, chiedendo nel contempo all’Amministrazione di voler manifestare la preliminare accettazione del medesimo.
Infine, con la deliberazione n. 03 del 15.01.2009 il Consiglio Comunale ha deliberato di accettare in comodato d’uso gratuito i beni facenti parte del compendio immobiliare delle ex-Saline di Stato nel Comune di Carloforte.
In seguito alla dismissione, il Comune di Carloforte ne ha richiesto l’acquisizione per operarvi un intervento di risanamento ambientale e di gestione sostenibile (deliberazione Giunta comunale n. 5 del 18 gennaio 2008).
Per quanto riguarda la ripresa dell’attività di raccolta del sale, argomento di particolare interesse per i cittadini carlofortini e oggetto di diverse richieste all’EcoSportello, ad oggi è noto quanto segue: la gara ad evidenza pubblica tesa allo sviluppo e alla riqualificazione del compendio ai fini produttivi, prevista dalla deliberazione n. 21/48 del 8.04.2008 della Giunta Regionale Sarda, non è stata esperita. Peraltro, come reso noto dal Direttore del Servizio attività estrattive dell’Assessorato Industria (B.U.R.A.S. , parte III, del 10 marzo 2011) la Società SALINE Di MARE S.r.l. – P.iva 03335930925, con sede legale in Carbonia (CI), 09013 via Umbria n. 22, ha chiesto, ai sensi del R.D. 29.07.1927 n. 1443, con istanza del 31.12.2010, il rilascio della concessione mineraria per sale marino denominata “SALINE DI CARLOFORTE” ma, ad oggi, nessuna concessione risulterebbe essere stata rilascita.
Aggiorneremo le informazioni relative alla raccolta del sale non appena verranno resi noti dati ufficiali al riguardo.
Fonti:
http://www.monumentiaperti.com/scheda.php?idm=561&idc=5;
http://www.hieracon.it/Storia/A01-saline.php.
Documenti:
Deliberazione G.R. Sardegna n. 21/48 del 8.4.2008 – All. Delib. G.R. n. 21/48 del 8.4.2008;
Deliberazione G.C. Carloforte n. 03 del 15.01.2009;
Deliberazione G.C. Carloforte n. 5 del 18/01/2008.