Tra le diverse azioni previste dal progetto pilota “Isola Ecologica del Mediterraneo” mirate al raggiungimento della completa autonomia energetica dell’Isola di San Pietro, una delle più rilevanti è sicuramente la riattivazione dell’impianto misto eolico-fotovoltaico di Nasca, oggetto, negli anni, di diversi adeguamenti strutturali, legati allo stato di abbandono in cui versava la centrale, e di conseguenza totalmente inutilizzabile fino al 30 settembre 2011, data nella quale sono stati ultimati i lavori di riqualificazione dell’impianto fotovoltaico di Nasca. L’intervento è il primo passo obbligatorio per rendere l’Isola di San Pietro energeticamente indipendente e per creare un microsistema ad “emissioni zero”.
Riassumiamo sinteticamente la storia della centrale di Nasca:
La centrale mista solare-eolica di Nasca (in loc. Nasca) venne costruita nel 1992 dalla Società Ansaldo Industria s.p.a., per una potenza massima di 1560kWp, di cui 960 kWp eolico e 600 kWp fotovoltaico. L’accoppiamento di due sorgenti energetiche diverse, solare ed eolica, avrebbe dovuto consentire di disporre di una potenza totale effettiva relativamente costante, ottimizzando l’utilizzo delle due fonti di entità quasi complementare nei diversi periodi dell’anno, con una produzione totale di circa 2500 MWh.
La centrale in un primo tempo non ha visto collaudata la parte eolica (0,96 megawatt) tanto che le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico interessarono nel 2001 la competente Procura della Corte dei Conti affinchè approfondisse gli aspetti legati all’utilizzo dei 17 miliardi di Lire (di cui 10 comunitari e 7 regionali) investiti nell’intervento. Soltanto nel 2003, dopo nuovi interventi di adeguamento da parte della società realizzatrice del gruppo Ansaldo, l’impianto misto veniva consegnato in perfetta efficienza al Comune di Carloforte. Negli anni successivi, fino all’attuale riattivazione, la centrale risultava essere abbandonata: le pale eoliche irrecuperabili e gravemente danneggiate in seguito all’urto con il palo di sostegno della navicella, l’impianto fotovoltaico, oggetto di ripetute incursioni ad opera di vandali, anch’esso in gran parte danneggiato ed inutilizzabile.
Attraverso i finanziamenti del progetto pilota “Isola ecologica del Mediterraneo” è stato possibile riattivare parzialmente la centrale di Nasca, attualmente solo per la parte fotovoltaica: in seguito a procedura di evidenza pubblica, con la determinazione n. 503 del 23.06.2010 la A.T.I. Calypso Engineering Spa – Leiwind Spa veniva aggiudicato l’affidamento della concessione di diritto di superficie su terreno comunale nella loc. Nasca per la realizzazione, manutenzione, e gestione della centrale eolico-fotovoltaica, e il 28.09.2010 veniva sottoscritta la relativa convenzione tra il Comune di Carloforte e la società di progetto Carloforte Energie Rinnovabili Spa, costituitasi ai sensi dell’art. 8 del bando/disciplinare. Per entrambi gli impianti, eolico e fotovoltaico, sono state presentate proposte di Autorizzazione Unica da parte della società concessionaria, per quanto riguarda l’impianto eolico sono state richieste delle integrazioni. Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico esistente, il 27 giugno 2011 è stata inoltrata al Comune di Carloforte una richiesta di P.A.S. ai sensi del d. lgs. n. 28/2011 per un intervento di modifica non sostanziale consistente nell’incremento della capacità produttiva sino a 999 kW ed il 30 agosto 2011 il Comune ha rilasciato l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori. Attualmente, quindi, l’impianto fotovoltaico di Nasca risulta attivo con una capacità produttiva pari a 999 kW.